Zeki Love

Una Vacanza Indimenticabile

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Uhahu!!!
view post Posted on 2/9/2011, 18:57




IN VACANZA CON KANAME



- BUON COMPLEANNO –

L’urlo della mia classe mi riportò al presente; erano ormai diversi giorni che avevo la testa tra le nuvole.

UNA SETTIMANA PRIMA

Stavo correndo per il parco della scuola quando all’improvviso andai a sbattere contro qualcuno.

- Scusa, non volevo, non ti ho proprio visto!!! –

- Yuki stai bene? –

Riconobbi quella voce all’istante. Era da un po’ di tempo che non lo vedevo, era stato via dal collegio per motivi (a detta sua) personali.

- Nobile Kaname!!! –

- Yuki quante volte devo ripetertelo? Tu mi devi chiamare solo Kaname –

- Hai ragione scusa Nobil…..Kaname –

- Ti stavo cercando!!! –

- Davvero? C’è qualcosa che non va o di cui mi vorresti parlare? –

- In verità si. Dato il caso che il tuo compleanno sia esattamente il giorno prima dell’inizio delle vacanze estive, mi chiedevo se volevi venire in vacanza con me!!! –

Rimasi spiazzata. Tutti gli anni per il mio compleanno mi aveva sempre fatto dei regali favolosi di cui l’ultimo uno stupendo vestito azzurro con il corpetto lungo fino alle ginocchia. Tuttavia non mi sarei mai aspettata di ricevere un invito del genere; io oltretutto per le vacanze non avevo mai lasciato l’istituto e non mi ero mai separata dal direttore e da Zero!!! Non sapevo proprio cosa rispondere, così dissi:

- Non lo so, credo che ci devo pensare, anche perché il collegio avrà bisogno di protezione durante l’estate……………………………scusa ma adesso devo andare, ARRIVEDERCIIIII!!!! –

Corsi via come un razzo, dovevo raggiungere la mensa, avevo un bisogno esagerato di parlare con Yori.
Quando varcai la soglia del refettorio, rimasi spaesata, non me la ricordavo così grande!!!! Era da circa due anni che non ci mettevo più piede, prima invece ci mangiavo regolarmente; da allora tutto era cambiato: il salone era stato ingrandito al fine di contenere tutti gli studenti del collegio che negli anni erano aumentati; di conseguenza anche la disposizione dei tavoli era cambiata.
Trovare la mia compagna di stanza fu un’impresa.
Mentre vagavo per la mensa, mi sentivo addosso gli sguardi meravigliati di tutti gli studenti, tra di essi riuscì anche a vedere un gruppo di ragazze che mi guardavano con astio, probabilmente pensando: “Già ce la sorbiamo all’uscita della Night Class, adesso dobbiamo sorbircela anche qui!!!!”
Strappai letteralmente Yori dal tavolo e dal suo pranzo (che probabilmente subito dopo venne preso d’assalto dai suoi compagni di tavolo visto che Yori era famosa per i suoi manicaretti) e la trascinai in direzione dei bagni femminili tra le sue proteste e maledizioni!!!
Una volta arrivate, senza darle il tempo di parlare le raccontai la storia tutta d’un fiato, alla fine della quale da parte sua ebbi come risposta solo un:

- Bene –

Rimasi spiazzata.

- Cosa? –

- Tu cosa vuoi fare? –

- Non lo so, è per questo che ti sto chiedendo aiuto? –

- Yuki, io non posso aiutarti!!! Devi decidere da sola!!! –

- Come sarebbe che non puoi aiutarmi? -

- Intendo dire che io non posso aiutarti perché non so cosa provi per Kaname Kuran e non so come potrebbe essere stare con lui per tutte le vacanze estive!!! –

Era vero; non potevo chiedere a Yori di decidere per me su una questione così delicata; lei non era me, non poteva sapere quello che provavo!!! Non avrei mai dovuto chiederglielo!!!
Corsi via, dietro di me sentivo Yori che gridava:

- YUKI, DOVE VAI? –

Non potevo fermarmi, dovevo raggiungere un posto tranquillo dove poter riflettere; optai per camera mia. Mi ci diressi subito, entrai, mi chiusi la porta alle spalle, mi sistemai per terra con le mani che stringevano le ginocchia e rimasi li per tutto il pomeriggio.
La sera, Yori mi ritrovò nella stessa posizione; non volevo parlarle, volevo solo rimanere sola. Per fortuna era quasi l’ora della ronda. Mi alzai e uscii dalla stanza.
Avevo preso una decisione, adesso mi mancava solo da comunicarla a Kaname!!!
 
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Uhahu!!!
view post Posted on 11/10/2011, 20:47





GRAZIE PAPà




UNA SETTIMANA DOPO

Ero stata convocata dal direttore (che sarebbe anche mio padre adottivo) per un motivo che non mi ha voluto comunicare.
Stavo per arrivare alla presidenza; per tutto il tragitto avevo tenuto gli occhi bassi ripensando al discorso che mi ero preparata per Kaname; all’ultimo alzai gli occhi e sorprendentemente vidi che era stato convocato anche Zero. Gli ultimi tempi erano stati difficili per l’altro guardiano, dopo la prima volta che aveva bevuto del sangue (il mio) la sete era cresciuta sempre più e lui riusciva a stento a controllarla; più volte gli avevo proposto di bere di nuovo il mio sangue e lui più volte aveva rifiutato il mio aiuto. Per diversi giorni addirittura non era uscito dalla sua camera ed era vietato andare a fargli visita.
Insieme entrammo nell’ufficio del preside che, appena mi vide, mi strizzò in un abbraccio che non ero stata abbastanza pronta da schivare.

- Come mai ci ha fatto chiamare direttore? –chiede Zero con la sua solita voce piatta ed annoiata

Mio “padre” a quel punto si stacca da me.

- Mi sembra logico, voglio festeggiare la mia amata FIGLIA, oggi è il suo sedicesimo compleanno; mi sembra ieri il giorno in cui Kaname ti ha portata da me!!!!!!! –

Uffa!!! Per cinque minuti ero riuscita a togliermelo dalla testa ed adesso me lo ricorda!!!!!!!!!!! UFFAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!

- Grazie papà ma non cen’era bisogno!!! –

- Ah, era oggi il tuo compleanno??????? E chi se lo ricordava!!! –mi provoca Zero e io ci casco in pieno

- Si, era oggi. Come mai io mi ricordo il tuo e tu no? Non sono degna di un minimo di attenzione?–

- Mamma mia come ti scaldi!!! –replica sempre con nella voce un po’ di ironia.

Sto per rispondergli per le rime quando il direttore mi porge un pacchettino di forma piatta.

- Questo è per me? –

- Certo, ma che domande fai? –

Apro il pacchetto e trovo due biglietti d’aereo per Roma; mi immobilizzo!!! Non mi ero mai neanche immaginata di ricevere come regalo un viaggio!!!!!!! Sono felicissima.
Un attimo dopo mi rendo conto che effettivamente sono due.
Faccio per aprir bocca quando mio padre mi interrompe.

- Sono due biglietti d’aereo, ho pensato di regalarteli così che tu potessi fare un bel viaggio, magari in Italia, visto che stai sempre qui al collegio e poiché non volevo lasciarti andare da sola ho pensato di regalartene due, uno dei quali da dare a chi vuoi –

- Papà, non posso accettarli, è troppo e poi ci sarà bisogno del mio aiuto qui all’istituto… -

- E invece tu li prendi, è il mio regalo e voglio che tu li usi; anche tu hai diritto ad una vacanza!!! –

All’improvviso mi ritrovo fuori dall’ufficio, trascinata per la manica da Zero.

- Ma dove cavoli mi stai portando? –

- Ti sei dimenticata che adesso c’è la ronda? –

- Certo che no ma non mi pare il modo di trattare una ragazza –

- E da quando sei una ragazza? –

Inizio a prenderlo a pugni e lui è costretto a lasciarmi andare.

- Ma sei impazzita? Cosa ti ha preso? –

- Sei cattivo!!! –

Scappo, non mi va di fare la ronda con lui, mi prenderò un pezzo da sorvegliare e me ne starò da sola. Adesso però ho un’altra cosa che mi assilla: “Chi porto con me a Roma?”

 
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Merlina
view post Posted on 12/10/2011, 16:47




:woot: Mi ci sto appassionando!! Appena esce il continuato me lo divoro!! XD =) Bello bello bello ma voglio leggere il resto prima di dare un giudizio complessivo. Per ora però... 10!! :lol:

E comunque io mi porterei via Zero!! :shifty: :wub: *si esalta alla grande solo all'idea e ritrova un briciolo di contegno solo dopo qualche secondo* :woot: :lol:
 
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Uhahu!!!
view post Posted on 12/10/2011, 16:55





SARà LA SCELTA GIUSTA?



Il mattino dopo, quando Yori mi sveglia, mi ritrovo con un fortissimo mal di testa; la notte prima mi ero addormentata cercando di trovare una persona (logicamente mia amica, anche se dubito che anche quelli che non mi sopportavano si sarebbero fatti qualche scrupolo riguardo ad un viaggio a Roma gratis) che potesse accompagnarmi.
Tra tutte mi sono venute in mente solo Yori e Kaname, ma all’ultimo non avrò mai avuto il coraggio di chiederlo considerando anche che sicuramente ha già dei piani per le vacanze.
Entro in classe ciondolando per il sonno e mi lascio cadere al mio posto.
Subito la mia migliore amica inizia a riempirmi di domande tipo:

- Yuki, ti senti bene? Hai dormito poco anche stanotte vero? Ah già!!! Hai risolto la questione Kaname? –

Io che continuo a fare cenni con la testa al posto che esprimere le risposte a parole, sull’ultima mi fermo!!!

- In teoria si; in pratica ancora no!!! –

- E cos’hai deciso? –

- Be io ….. –

Proprio in quel momento Zero fa il suo ingresso in classe; io mi alzo e gli vado incontro con l’intenzione di scusarmi per il mio comportamento del giorno precedente.
Quando gli arrivo dinanzi tuttavia colgo sul suo viso un’espressione triste che mi stringe il cuore in una morsa.
A quel punto lo prendo per una manica e lo trascino fuori lungo il corridoio fino a raggiungere il giardino; stranamente non sento proteste da lui!!!
Mi fermo sotto un albero.

- Yuki cosa c’è? –inizia lui con il suo solito tono annoiato

- Volevo farti le mie scuse per il comportamento che ho tenuto ieri, è che avevo delle cose in testa che mi assillavano ma adesso ho risolto tutto –

- Tu che pensi? Questa è bella, chi sa che fatica che ti è costato!!! –

- Senti tu brutto stupido non osare prendermi in giro!!! –

- Va bene. C’è altro? –

- Si. Ti ricordi i biglietti che il direttore mi ha regalato per il compleanno? –

- Si, e allora! –

- Be …………….vo…volevo…..s..solo…..sapere se percasovuoivenireconme!!! –

- Come? –

- Volevo sapere se vuoi venire con me!!! –

- Perché io? –

- Se non vuoi basta che lo dici. Posso chiederlo a chiunque altro non è che mi importi!!! –

- No ho detto questo!!! –

- Allora? Vieni o no? –

- Non lo so, ci devo pensare!!! –

- Va bene ma in fretta, i biglietti sono per dopodomani quindi entro stasera devi darmi una risposta –

- Va bene; vengo! Ma solo per non lasciarti finire nei guai. Con la tua sbadataggine chi sa cosa combineresti!!! –

- Spiritoso!!! Adesso dobbiamo tornare in classe. Stasera vengo in camera tua per i dettagli ok?

- Ok!!! –

Come mio solito mi sono addormentata in classe, il professore mi ha beccato e mi sono dovuta sorbire le lezioni in più.


La sera, mi reco in camera di Zero. Busso alla porta ma naturalmente nessuno risponde. Entro. Compio una veloce ricognizione della stanza e lo trovo che dorme sul letto. Sembra ancora un bambino, non cambierà mai!!! Mi dispiace svegliarlo ma se vuole venire deve prepararsi.

- Zero, Zero sono Yuki svegliati!!! –

Non mi sente

- ZEROOOOOOOO MUOVITI, IN PIEDI NON C’è TEMPO DA PERDERE!!! –

Si sveglia di soprassalto.

- Yuki ma sei diventata scema!!! Ti pare il modo di svegliare la gente??? E poi scusa chi ti ha detto che potevi entrare??? –

- Ti avevo avvisato che stasera sarei passata; non ti ricordi? –

- Cosa c’è? –

- Dobbiamo definire i preparativi per la vacanza. Come: Cosa portare? Dove ritrovarci? Come andare all’aeroporto ma soprattutto: sei sicuro di voler venire? –

- Sono sicuro. Per il cosa portare puoi pensarci benissimo tu, io torno a dormire! –

- Stupido, io sono una ragazza (senza dire che non lo sono perché lo sono!!!) e di certo non posso mettere le mani tra la tua roba. Quindi adesso alzati e metti in valigia le cose che secondo te servono, tenendo in considerazione che non possiamo viaggiare con le divise quindi tieni fuori un cambio. FORZAAAAAAAAAAAAA!!! –

- Va bene, va bene mi alzo. Uffa! –

Ci abbiamo impiegato circa mezzora; io mi occupo di magliette e felpe e lui del resto.

- Adesso. Il volo parte alle 12:30 quindi dovremmo essere all’aeroporto per le 11:00. Visto che da qui all’aeroscalo ci vuole circa un’ora di macchina dovremmo trovarci al cancello per le 09:45. VA BENE? Zero sei impossibile, mi distraggo un attimo e tu ne approfitti per dormire? –

- Va bene. Per il come andare penso che al direttore non dispiacerebbe accompagnarci –

- E anche la questione viaggio è risolta, adesso non mi manca altro che rispondere all’invito di Kaname –

- Come scusa? Cosa c’entra adesso Kaname e di che invito stai parlando? –

- Niente, niente parlavo tra me è me!!! eheheheheheheheh –

- Yuki, adesso vai a dormire!!! Domani sarà pure vacanza ma devi pur sempre alzarti ; Buona Notte! –

- Notte! –

Esco dalla stanza e mi dirigo verso la mia. Mi aspetta un grande vacanza, ma come faccio con Kaname?
 
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Merlina
view post Posted on 12/10/2011, 18:49




Haaaaaa!! Si è beccato quello che si meritaaaa!!! Graaande Yuki (e l'autrice dell'opera ovvio!! XD)!!!
 
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Uhahu!!!
view post Posted on 8/11/2011, 22:20





ITALIA ARRIVIAMO!!!


- Zero guarda!!! –
Questa è la prima volta che vedo un aereo così da vicino. Sembra un enorme volatile di metallo.
- Yuki è solo un aereo! –
- Antipatico!!! –
Stiamo per salire a bordo e partire per la più bella vacanza di sempre tuttavia io sto ancora ripensando al momento in cui ho detto a Kaname di NO.

FLASHBACK
Come tutte le sere sto facendo la ronda. Sono assorta nei miei pensieri quando all’improvviso mi trovo Kaname di fronte!
- Buonasera Yuki –
- Buonasera No……Kaname –
- Sembri pensierosa, c’è qualcosa che ti preoccupa? -
- Kaname io ….. non posso venire con te in vacanza, mi spiace (+ o -); il fatto è che il direttore per il mio compleanno mi ha regalato un viaggio a Roma di tre settimane e il volo parte domani –
- Va bene Yuki. Non preoccuparti. Sarà per un’altra volta –
- Grazie comunque. Adesso scusami ma devo continuare la ronda. Buone lezioni. –
Arrivederci ………. Yuki –
Continua per la mia strada; un volta che non sono più a portata di orecchio butto un enorme sospiro. Mi sono tolta un peso.

FINE FLASHBACK


Mi addormento appena l’aereo prende quota e durante il sonno mi appoggio inconsapevolmente al braccio di Zero, seduto di fianco a me.
All’improvviso sento qualcuno scuotermi e mi sveglio.
- Yuki siamo arrivati –
In quel momento mi accorgo che siamo atterrati; è notte! Guardo fuori dal finestrino ma vedo solo la pista dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
All’uscita dell’aeroporto troviamo una signoria del nostro paese con un cartello che ci invita a seguirla.
Ella ci scorta fino all’Hotel Majestic noto anche come Villa Ludovisi.
Arrivati all’Hotel rimango a bocca aperta: è un 5 stelleeeeeeeeee!!!
Appena entro in camera, la fornace che già avevo al posto della bocca si allarga ulteriormente.
C’è solo un piccolo particolare che non va nel tutto.
Nella camera da letto, c’è solo un letto matrimoniale!!!
Quando Zero mi raggiunge si blocca anche lui.
Al facchino che ci porta in camera le valigie probabilmente sembriamo due statue di sale.
Ad un tratto mi faccio coraggio e rompo il silenzio.
- Penso che per questa notte dovremmo farci andare bene questo! –rispondo indicando il letto!
- Yuki, se vuoi dormo sul divano! Per me non c’è problema! –
- Siamo stati fino ad adesso seduto su sedili, prima d’aereo e poi d’auto; hai diritto anche tu a un po’ di riposo come si deve! –
- Sei sicura che ti vada bene? –
- Ma si! Tanto è solo una notte! –
- Contenta tu! –
- Dai adesso prepariamoci ed andiamo a dormire, domani sarà una giornata meravigliosa –
Zero a quel punto abbandona la stanza da letto e si dirige in salotto lasciandomi la mia privacy.
Io mi preparo per la notte e poi mi stendo sotto le coperte, dicendo a Zero che può venire.
Anche lui come me si prepara e poi si stende al mio fianco.
Io tremo; sia per il freddo che per la tensione.
Zero vedendomi in quello stato si avvicina di più a me e mi abbraccia. Io mi sciolgo e mi addormento avvolta dalle sue braccia e dal suo profumo, appoggiandomi al petto di lui.

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è un po' corto come capitolo.
Bhe, per farmi perdonare ne pubblico un'altro.


IO....

Il giorno dopo mi sveglio in un piacevolissimo stato di calore e avvolta da un profumo che non appartiene a me; non mi ricordo di preciso cos’è successo la sera prima, dopo essere entrata in camera; so solo che non mi voglio spostare da quella posizione.
Poco dopo sento la cosa contro cui sono appoggiata muoversi e li mi vengono alcuni dubbi.
- Yuki sei sveglia? –mi sussurra piano Zero all’orecchio!
- Quasi –
Apro un occhio e lo vedo trattenere un sorriso.; è così buffo!!!
Appena il mio cervello è abbastanza attivo da connettere tutte le informazioni divento bordeaux. Ho davvero dormito tra le braccia di Zero!
- Come mai sei così rossa? Hai la febbre? –
Io velocemente mi copro il viso con le coperte.
- No, no. Non ti preoccupare! –
Mentre ancora sto pronunciando la frase, lo sento che scosta le lenzuola e mi posa le labbra sulla fronte per sentire se sono calda; probabilmente si, visto che a quel gesto divento ancora più rossa e bollente.
Non capisco cosa mi succede; è solo Zero!!!
Eppure nel pronunciare nella mia mente quella frase, sento come una fitta al cuore.
Perché provo questo stando con lui? Cosa mi succede?
- Yuki ma tu scotti! –
Lo guardo e per un attimo mi perdo nei suoi occhi violetti, fino a quando non lo vedo che ricambia il mio sguardo con aria perplessa. Distolgo velocemente lo sguardo.
- P….penso…..che….do….dovremmo andare a ve….vestirci! –
Mi alzo e vado in salotto; ad un tratto tuttavia sento le forze che mi abbandonano e mi accascio sul tappeto. Zero, fortunatamente, arriva di corsa e mi prende in braccio; mi accompagna a letto, poi si siede di fianco a me.
- Yuki. Yuki svegliati. Forza. –
- Uhmmm –
- Ti senti bene? –
- Per niente, mi sento scoppiare la testa! Ma cos’è successo? –
- Non ti ricordi? Ti sei alzata, sei andata in soggiorno e li sei svenuta –
- Ah, già –
- Forse è meglio se per oggi rimani a letto –
- Penso di si, ma tu dove vai? –
- Rimango qui con te! Sai, in Giappone saranno anche le otto del mattino ma qui è mezzanotte, non c’è nessuno in giro. Adesso dormi. –
- Grazie di essere venuto. Non so cosa avrei fatto senza di te! –gli sussurro.
- Ti starò sempre accanto Yuki –
Colgo a pala pena la sua risposta prima di cadere tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio che ormai è quasi mezzogiorno, ma Zero non c’è. Inizio a chiamarlo insistentemente ma non mi giunge alcuna risposta. A quel punto mi alzo, faccio due passi e poi mi devo subito appoggiare al letto per non cadere; decido di rimettermi a letto.
Pochi minuti dopo entra qualcuno nella stanza.
- Chi c’è? Nome, cognome e classe per favore! –
- Yuki, devi stare proprio male se pensi ancora di essere a scuola! –
- Zero! Ma dov’eri finito? Mi hai fatta preoccupare! –
- Mamma mia, sono uscito per dieci minuti. Ti sono andato a prendere il pranzo! Ti senti meglio? –
- Mica tanto. Prima nella testa avevo un concerto di strumenti da cantiere, adesso ho la banda musicale –
- Dopo che ti sei addormentata ho chiamato un dottore; ha detto che eri solo un po’ stanca a causa del volo –
- Zero, sai una cosa? Questa scena mi ricorda il giorno che ti sono venuta a trovare in camera, allora però eri tu a stare male. –
Tra di noi ci fu un attimo di silenzio, durante il quale ripensai a ciò che avevo appena detto. Ebbi una rivelazione!

- Zero ……. Da quant’è che non bevi sangue? –
- Non molto! –
- Zero. Quanto? –
- Ehhhhhhhhhh. Da circa nove giorni –
- Ma sei matto! Nove giorni? Dovevi dirmelo! –
- No Yuki. Non voglio usarti. Non voglio farti del male. –
- Perché! Lo sai che te lo sto chiedendo io. Perché? –
- Perché TU SEI IMPORTANTE PER ME YUKI! LO VUOI CAPIRE UNA BUONA VOLTA? –
- Cosa? –
- Io ….. –
In quel momento entra dalla porta il servizio in camera e Zero non ha modo di finire quello che sta dicendo.
 
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Merlina
view post Posted on 12/11/2011, 15:20




KYAAAAAAAA!!! Mi vuoi far piangere dalla contentezza?! E' bellissimooo!! *w* :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
 
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Uhahu!!!
view post Posted on 12/11/2011, 15:49




No ti prego. non lasciarmi!!!
:P
 
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Merlina
view post Posted on 12/11/2011, 15:54




Hahahahaha!!! ^^ Però io non sono abilitata per la sezione dello staff. Mi puoi abilitare tu per favore??
 
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Uhahu!!!
view post Posted on 12/11/2011, 16:02




Non sei abilitata perchè non fai parte dello staf.
Vuoi entrare e aiutarmi nella gestione del sito?
Ne sarei felice!
Se si dimmi pure che cosa vorresti fare.
 
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Merlina
view post Posted on 12/11/2011, 16:03




Emmm dimmi tu cosa potrei fare!! ^^" XD
 
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Uhahu!!!
view post Posted on 12/11/2011, 16:06




UN MATTINO TORMENTATO



Sono passati già due giorni, ma adesso sto bene.
Oggi sarà il primo giorno che esco dall’albergo e ho la ferma intenzione di visitare tutto il possibile.
Due giorni fa, Zero è andato a chiedere due stanze separate in albergo ma gli è stato risposto che sono tutte occupate; così ci dovremo far andar bene quello che abbiamo.
All’improvviso sento una voce che mi chiama e delle mani che mi scuotono. Ma non mi sveglio sono convinta di sognare. Quando però capisco che la voce non è quella di Yori e che non mi trovo al collegio Cross mi sveglio; tuttavia l’atmosfera che trovo nella stanza mi fa cadere nuovamente nel sonno.
A quel punto sento le coperte scivolare dal mio corpo ed io rimango coperta solo da una cannottierina rossa e un paio di calzoncini blu notte.
Sento un paio di braccia che mi sollevano dal letto e mi prendono in braccio.
Inizia a camminare verso non so quale meta.

All’improvviso mi arriva in faccia un getto di acqua ghiacciata. Sono bagnata fradicia e la mia cannottierina è diventata un tantino trasparente; sfortunatamente sotto di essa non indosso niente!

Appena riesco ad avviare il cervello mi copro con un asciugamano e inizio a imprecare contro Zero

- Ma come ti permetti! Stavo solo dormendo non stavo facendo niente di male! E poi svegliarmi in quel modo! Brutto stupido! –

- Scusami tanto ma se non vuoi passare tutte le vacanze a letto è meglio che ti alzi! –

Un attimo dopo mi porge i vestiti che tiene accuratamente lontani da se.
Nel prenderli tuttavia scivolo su una piccola pozza creatasi sul pavimento del bagno e finisco dritta dritta tra le sue braccia; un attimo dopo anche lui perde l’equilibrio e così mi ritrovo stesa sopra di lui!
Divento color peperone!
Perché mi fa questo effetto?
È il mio migliore amico, niente di più!
Eppure continuo a sentire il cuore battere all’impazzata e il sangue alle tempie, mi sentivo come se stessi per svenire!
Cerco di alzarmi ma appena compio il minimo spostamento sento le braccia di Zero stringermi più forte.
Perché fa così?!
All’improvviso mi coglie una paura improvvisa e mi ritrovo a sperare: “Ti prego fa che lui non possa sentire il mio sangue pompato più velocemente! D’altra parte però è possibile che lo senta visto che è un vampiro! No, no, no! Non può essere! Non ci devo pensare!”
Tuttavia mi venne istintivo chiedergli una cosa:

- Zero………..da quant’è che non bevi? –

All’inizio non ottengo nessuna risposta.
Lo sento alzarsi e mi alzo anch’io.
Lo guardo mentre si incammina verso l’altra stanza.
Non mi do per vinta! Lo seguo, senza pensare a prendere l’asciugamano che era rimasto a terra e gli afferro una manica.
Ci blocchiamo ma sento l’aria tra di noi diventare tesa e capisco che c’è qualcosa che non va.
Poi secondi dopo mi ritrovo sbattuta contro un armadio all’apparenza antico, bloccata tra di esso e il corpo dell’altro guardiano praticamente incollato al mio.
Il volto di Zero è appoggiato alla mia spalla e lo sento ansimare nello sforzo di trattenersi.
Perché si vuole fare del male? Perché non vuole che io lo aiuti?
Le mie braccia che fino a poco tempo prima erano distese lungo i miei fianchi adesso lo stringono a me, nel tentativo di sentirlo il più vicino possibile.
Giro il viso per guardarlo in volto e noto che i suoi occhi non sono rosso sangue, sono il colore di sempre!
Ne rimango letteralmente scioccata!
Se non ha sete allora perché si sta comportando così?
Le sue braccia mia avvolgono e io mi sento inspiegabilmente al sicuro, calma; i dubbi, le domande e i problemi sembrano svaniti nel nulla!
Adesso ci siamo solo noi, ci sono solo le sue braccia che mi stringono, c’è solo il suo profumo, c’è solo la dolcezza e protezione che sento provenire da lui.
C’è solo LUI!

AIUTO!!!




Siamo ancora in quella (per noi insolita) posizione.
Da qualche minuto ho smesso di cercare di andarmene, tanto so che è inutile.
Le mani di Zero hanno incominciato ad accarezzarmi la schiena , poi una mano ha continuato quel gesto, mentre l’altra è salita fino al mio collo dove si è fermata per sorreggermi la testa che ho lasciato cadere all’indietro.
Inizia a leccarmi il collo e io mi preparo mentalmente a un morso che dovrebbe arrivare tra breve; invece, sorprendendomi, mi spinge ancora di più contro l’armadio.
Inizia a baciarmi la spalla sinistra.
Mi congelo.
Cosa sta succedendo? Che cosa sta facendo?
Lentamente con le labbra passa al mio collo.
Finalmente trovo il coraggio di allontanarlo.
Scappo da lui, ma per un attimo mi accorgo del cambiamento che i suoi occhi hanno compiuto: da viola a rosso; ancora non ne comprendo il fatto scatenante.
Mi chiudo a chiave in bagno, ma quando tolgo la mano dalla maniglia constato che quest’ultima e sporca di sangue.
Sul palmo della mia mano si è aperto un profondo taglio dal quale il sangue sgorga copioso.
Mi sento male.
Non è la prima volta che vedo il mio sangue e ne sento l’odore, eppure la testa mi gira e avverto dei crampi fortissimi allo stomaco.
Mi accascio per terra.
La stanza intorno a me sembra pulsare e cambiare colore.
Non riesco a pensare, sono seduta sul pavimento con le ginocchia al petto e la testa stretta tra le mani.
Il dolore si fa sempre più intenso, fino a quando diventa insopportabile e caccio un urlo.
Tutto d’un tratto non sento più niente; tutto è passato.

Mi risveglio nel letto con sulla testa un sacchetto di ghiaccio.
Mi metto a sedere.
Seduto su una sedia di fianco a me e con la testa appoggiata sulle mie gambe c’è Zero.
Dall’espressione dipinta sul volto del ragazzo, ai miei occhi sembra ancora un bambino, preoccupato per qualcosa.
Un istinto inspiegabile mi spinge ad accarezzargli il volto come per cercare di calmarlo.
Cerco di ristendermi ma questo nuovo movimento lo fa svegliare.
D’impulso mi stringe una mano, come se avesse paura che io possa scappare nuovamente da lui.
Ricambio la stretta.
Quando alzo gli occhi noto che mi sta fissando con aria stupita e alquanto preoccupata.
Cos’avrò di così strano?
Mi alzo e torno verso il bagno, l’ultimo posto dove mi ricordo di essere entrata ma dal quale non ricordo l’uscita.
Mi guardo allo specchio.
Mi si blocca il respiro.
 
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Merlina
view post Posted on 12/11/2011, 16:23




Oddio!! Oddio Oddio Oddio!!
 
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Uhahu!!!
view post Posted on 17/11/2011, 22:27




LA PRIMA USCITA



Mi sono seduta sul pavimento tenendomi la testa con le mani, continuandomi a dire che stavo ancora dormendo e che quello che mi stava succedendo era solo un sogno.
Appena mi sono guardata allo specchio (o almeno credo), ho “visto” la mia immagine smorzata, era come se guardassi su una superficie opaca; le uniche cose che sono riuscita a distinguere in quell’ammasso senza una forma precisa sono i miei occhi.
Il colore marrone caldo nelle mie iridi si era tramutato in una tonalità più scura nella quale spiccavano evidenti dei riflessi bordeaux.
Cosa mi sta succedendo?
Perché i miei occhi sono cambiati?
Perché ieri mi è successo quello che mi è successo?
Zero mi trovò in apparente stato di shock.
Si siede al mio fianco e mi abbraccia teneramente.
Perché fa così?
Forse sa qualcosa che io non so? No, me lo avrebbe detto subito!
Rimango lì, immobile.
Alzo lo sguardo per poterlo vedere in volto, all’inizio sembra avvolto nei suoi pensieri, ma poi, quando si accorge che lo sto fissando, incrocia il mio sguardo.
In quel momento una nuova scintilla di stupore appare sul suo viso.
Mi alzo in fretta e mi dirigo veloce allo specchio.
Questa volta la mia immagine è pulita e nitida, i miei occhi sono del solito colore.
La felicità mi assale.
D’istinto abbraccio Zero che nel frattempo si è alzato.
Sento che all’inizio il ragazzo rimane stupito ma dopo i primi attimi anche lui mi stringe a se e mi accarezza e capelli.
Grosse lacrime sgorgano dai miei occhi e caddero sulla maglia del guardiano.

Sono passate circa tre ore e finalmente siamo usciti dall’albergo.
Per prima cosa abbiamo visitato la Fontana di Trevi, la fontana settecentesca che si sviluppa su un lato di Palazzo Poli. Arrivati e dopo aver rimirato per vari minuti la stupenda fontana ho gettato una moneta delle sue acque e, dopo innumerevoli sforzi, sono riuscita a farla gettare anche a Zero.
Poi, passando per la Via del plebiscito e per una serie di altre stradi di cui ora non ricordo il nome, siamo giunti al Pantheon, la facciata assomiglia a quella di un tempio greco, ma la parte retrostante ha la forma di una cupola in cui, al posto della chiave di volta c’è un grosso oculo che da luce alla struttura.
Mentre usciamo dall’edificio, una signora che stava arrivando di corsa, mi urta e cade sugli scalini, tagliandosi una gamba.
Mi affretto a cercare di aiutarla, pulendola la ferita con un fazzolettino di stoffa che mi porto sempre dietro.
Dopo avermi rivolto mille scuse si gire e rinizia a correre.
Quando mi volto verso Zero, noto che il suo volto è tirato e la sguardo è fisso, come se qualcosa lo avesse paralizzata di colpo.
- Zero! Che ne dici se torniamo in albergo? Sai, sono un po’ stanca! –
- Ok –
La sua voce è un sussurro e si percepisce chiaramente lo sforzo che sta compiendo nel cercare di trattenersi.

Arriviamo in albergo che ormai sono le 19:30.
- Yuki, stasera te la senti di scendere a mangiare? –
- Si certo! Prima però vorrei farmi una doccia se non ti dispiace! –
- Ok. Ti aspetto giù –
Mi chiudo in bagno e apro l’acqua.
È tutto il pomeriggio che mi sento addosso una strana sensazione.
Che centri qualcosa con quello che mi è successo?
L’acqua che scorre è un ottimo metodo per pensare. Riesci a riordinare le idee.
Finisco la doccia dopo circa quarantacinque minuti.
Sto per uscire quando, dai vestiti che ho preso in mano per metterli a lavare, cade il fazzoletto imbrattato di sangue.
Mi abbasso per raccoglierlo ma appena lo tocco, percepisco il sangue come fresco e lo lascio cadere.
Mi alzo di scatto ma un forte senso di vertigini mi prende e sono costretta a sedermi.
Di colpo tornano i dolori che avevo percepito quella mattina.
Questa volta sono più intensi, insopportabili.
Mi sembra che passi un tempo infinito prima che si inizino ad alleviare; quando mi sembrano quasi totalmente passati, mi alzo ed esco dal bagno ma giunta in salotto un nuovo, improvviso attacco mi assale.
D’istinto mi porto le mani alla gola, mi sembra di soffocare.
Con voce strozzata chiamo più volte Zero, chiedendogli di aiutarmi.
Dopo un po’ di tentativi e nessuna risposta da parte sua mia ricordo che non è in camera.
<< Zero, ti prego ….. vieni! Aiutami! >>
Dopo aver formulato questo pensiero svenni, accasciandomi come una sacco vuoto sul tappeto della camera da letto.

IL CAMBIAMENTO


- Yuki, Yuki, mi senti? Ti prego rispondimi –
Apro leggermente e faticosamente gli occhi.
Chi mi sta chiamando?
- Yuki! –
- Chi sei? –
- Cosa? Yuki, sono io, Zero! –
Cerco di alzarmi, ma appena sono in piedi, mi coglie un capogiro e cado all’indietro. Fortunatamente Zero frena la mia caduta prima che mi possa fare male.
Mi sento terribilmente debole e stanca, come se qualcosa mi avesse succhiato tutte le forze, lasciandomi vuota.
Alzo lo sguardo ed incontro quello di uno Zero alquanto preoccupato.
- Yuki, cos’è successo? –
- Non lo so. Io…. non mi ricordo! –
D’un tratto mi ritrovo sospesa nel vuoto.
Zero mi ha presa in braccio.
Gli porto le braccia intorno al collo, in modo da reggermi meglio, e mi avvicino a lui.
Lo sento irrigidirsi.
- Cosa c’è? –
Solo in quel momento mi rendo conto di essere ad un soffio dalle sue labbra.
Arrossisco, rendendomi conto della stupidità della mia domanda.
-Niente –mi risponde il ragazzo senza guardarmi.
Inaspettatamente provo una sorta di attrazione verso quel viso così familiare.
Mi avvicino ancora un poco.
Mancano solo pochi millimetri.
Le voglio toccare, voglio toccare quelle labbra.
Tuttavia nel momento preciso in cui faccio per annullare la distanza minima che è rimasta tra noi, lui inizia a camminare e, arrivato al letto mi mette giù per poi farmi stendere.
Fa per andarsene, ma io lo trattengo.
Lo vedo guardarmi incredulo.
Mi sollevo leggermente e compio il gesto che solo poco prima avevo scoperto di voler compiere.
Le mie labbra si appoggiano su quelle del mio “migliore amico”.
Lo sento sussultare e bloccarsi.
Dopo poco mi stacco e mi ristendo sotto le coperte, girandomi su un fianco.
Zero si siede e mette le mani sul letto, ognuna delle due ai lati del mio corpo, come a formare un recinto.
Lo guardo con la coda dell’occhio.
Si abbassa su di me e con la mano destra mi volta il viso verso di se.
Le nostre labbra sono nuovamente unite, solo che questa volta il bacio è ricambiato.
Infilo la lingua nella sua bocca, in modo da approfondire ulteriormente quell’unione.
Le mie braccia tornano a cingergli il collo e io mi aggrappo a lui.
La sua mano mi percorre dolcemente il fianco sinistro, partendo dal viso e arrivando alla mia gamba che piega ed accarezza.
Con essa, dopo un attimo io gli cingo la vita.
Lo attiro ancora di più a me.
Sussulta nuovamente e cerca di scostarsi, la mia presa tuttavia è più salda che mai.
Lo faccio rotolare sul letto e mi metto in posizione di comando.
Mi sollevo a guardarlo e con una mano gli accarezzo il viso.
Il suo sguardo è stupito e molto dolce.
Dopo qualche istante sento la sua mano accarezzarmi la guancia sinistra e scivolare fino a dietro il collo.
Mi attira a se e per la terza volta unisce le nostre labbra.
Le sue braccia mi stringono in un abbraccio.
Con le gambe gli stringo i fianchi.
Le sue mani mi percorrono la schiena, sollevando pian piano la maglietta.
Mi avvicinai al suo collo con la bocca e lo iniziai a baciare.
Quando sentii le mani del ragazzo arrivare al fermaglio del mio reggiseno lo morsi.
Per la prima volta.
Sentii il suo sangue nella mia bocca, sentivo le sue emozioni come se fossero mie, sentivo il suo desiderio, il suo amore e la sua incredulità.
Continuai a bere, saziandomi di lui.
Zero mi fa fare senza dire o fare niente.
Quando mi stacco da lui, vedo i suoi occhi allargarsi.
Mi blocco.
- Yuki…………i tuoi occhi……… -
Cosa hanno? Sono ricomparse quelle striature?
-……..sono rossi!-
Con mia enorme sorpresa, questa novità non mi stupì affatto.
Mi alzo di scatto, cercando di allontanarmi da quello che avevo fatto!
Allontanandomi da lui!
Anche Zero si alza e fa per venirmi in contro, ma io lo blocco.
-Non avvicinarti! –
Mi porto una mano alla bocca, mentre con l’altra faccio segno al ragazzo di stare lontano da me, sporgendola verso di lui.
Lui tuttavia non si ferma.
Mi chiudo su me stessa come le farfalle nel bozzolo e aspetta una qualsiasi sua reazione.
Mi abbraccia.
All’inizio lo respingo, cerco di divincolarmi dentro al suo abbraccio, ma poi mi arrendo, constatando le poche possibilità che avevo di riuscire del mio intento.
Lo sento accarezzarmi i capelli e giocare con una ciocca.
- Da quando hai i capelli così lunghi? –
Cheeeeeeeeeeeee?
- Penso …………. da ora! –
 
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Merlina
view post Posted on 18/11/2011, 20:21




:lol: :wub: :woot: Non ci sono parole!! ^^ :woot: :wub: :lol:
 
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